In ogni storia degna di nota, giunge prima o poi il momento in cui si rende necessaria una sintesi analitica dell’esperienza maturata. Nel caso del “Gruppo Lucano” questa è il risultato partecipato dalla passione di migliaia di cittadini (oltre 7 mila militanti) distribuiti in oltre 120 comunità di quell’antico territorio lucano a cavallo delle attuali Campania (Cilento), Basilicata e Calabria settentrionale. Il recupero del sentimento di comunità anche in chiave di autoconservazione dell’identità culturale, prima ancora che in quello di solidarietà, ha dato forma ad una delle esperienze più vere e coinvolgenti in quell’ambito che oggi rinviamo al concetto e alla funzione della protezione civile. Verrebbe da pensare che questo normale epilogo appartenga più o meno a tutti, se non fosse che dopo quasi 30 anni di continua e martellante opera collettiva si sia di fatto ben lontani dalla parola fine. Forse l’epilogo è solo concettuale per cui questa stessa rivista rappresenta solo un ulteriore e temporaneo traguardo. Che cosa rappresenti una rivista come Risk Elaboration e che cosa voglia comunicare lo si potrà capire solo dando lettura dei contributi degli eminenti studiosi e degli esemplari cittadini che hanno raccolto l’appello di persone “normali” che altro non hanno fatto in questi anni se non incanalare verso il senso di responsabilità civica il proprio sentimento di solidarietà.
A partire dal 1980, data che ha segnato il passaggio dalla preistoria alla storia della politica della previsione e della prevenzione dalle catastrofi e delle strategie di intervento, la coscienza del legislatore ha dato di fatto forma ad una nuova formula nell’applicazione del concetto di Resilienza basandola sulla partecipazione e la passione civile dei cittadini, oltre che sulle componenti istituzionali di riferimento. Da questa visione avanzata dopo quasi 10 anni dall’evento tragico del terremoto di Irpinia e Basilicata, ne emerge infine il modello nazionale che ancora oggi è richiamato come uno di quelli più interessanti a livello mondiale Che la Protezione Civile italiana rappresenti ancora una delle più credibili rappresentazioni dello Stato nella coscienza dei cittadini è testimoniato dalla larghissima partecipazione degli stessi nelle fila del terzo settore attraverso quella che è oggi la figura riconosciuta del volontario. Ad estrema sintesi di una delle più avvincenti esperienze di volontariato, che ha visto e vede convergere la crescente passione collettiva di tantissimi uomini e donne, c’è quella del Gruppo Lucano di Protezione Civile. Risk Elaboration ne vuole rappresentare un ulteriore contributo ma non in chiave di mera celebrazione autoreferenziale sebbene, ormai, certificata da un lungo percorso operativo e di riconoscimenti; vuole piuttosto rappresentare un ulteriore contributo che racconti da un punto di vista più alto, quello più basso, consumato in maniera spontanea ed empirica, avvalendosi della capacità di analisi del rischio da parte di personalità il cui ruolo è generalmente stratificato o se vogliamo relegato ad un mondo quasi solo accademico e di interessi specialistici. L’idea di contaminare i compartimenti stagni della società, senza necessariamente volerne rompere gli schemi e banalizzare i ruoli, vuole rappresentare una modalità tante volte applicata anche nell’esperienza originaria, che proprio attraverso questa strategia ha portato a rimescolare conoscenze alte e basse solo con il fine di alimentare coesione sociale e conoscenza. In definitiva solo attraverso i concetti appena richiamati si può immaginare quella mobilitazione corale, pluridisciplinare e interistituzionale che conduca ad un concetto di Resilienza veramente efficiente. Conoscenza senza coesione, e viceversa, non porta necessariamente a quel salto di qualità societario sempre più auspicabile. Ed è per questo che è nata Risk Elaboration, una rivista che vuole contribuire, a partire dal suo modello originario, ad innestare sulla passione collettiva riflessioni e conoscenza approfondite, di cui l’intera società deve disporre, in modo tale che la conoscenza possa proficuamente farsi coscienza e coesione umana.
Giuseppe PriorePres. Protezione Civile “Gruppo Lucano”
Pres. Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagronegrese